Due chiacchiere tra noi ☕
Fino ad oggi, con una cadenza più o meno regolare, ci siamo dedicati a pubblicare qualche articolo riguardante il vasto e sfaccettato mondo dell'immobiliare. Oggi, contrariamente a quanto fatto finora, ci vorremmo prendere questo momento per due considerazioni "tra amici", noi e voi che ci leggete e ci seguite.
Sta capitando spesso di ricevere commenti del genere: "questa casa ha una sua poesia", "che energia questa casa!", "ma è davvero così come la descrivi?" e, che ci riempie il cuore di sana soddisfazione professionale, "che belle parole scrivete negli annunci", "chi scrive le descrizioni dovrebbe fare il poeta".
Si, ci siamo accorti che ultimamente proporre un immobile vuol dire proprio dargli voce. Perchè è importante cercare di lasciare un segno nel cuore del futuro acquirente.
Case dove l'ultima mandata alla porta è stata data qualche tempo fa, case con i mobili imbiancati da anni di polvere ma vive di ricordi, case che sanno di pranzi di famiglia. Ogni casa ha caratteristiche particolari che la rendono un ottimo immobile da mettere sul mercato ma dietro a questi elementi "commerciali" hanno tanto da raccontare. E quindi perchè non mettere nero su bianco questa storia? Te la raccontano i proprietari, la trovi nei documenti, googlando sulla rete ma anche e soprattutto tra le sue mura. E' una sensazione. E' un dettaglio.
La casa perfetta non esiste ma quella che ti emoziona si! E ti emoziona proprio per un dettaglio che solo tu leggi tra le righe della descrizione o per un'atmosfera, una luce particolare di cui ti accorgi dalle fotografie. E sarà poi proprio questo dettaglio a farti scegliere questa casa invece di un'altra.
Case che hanno visto il boom economico del dopoguerra e ne mostrano il benessere e i particolari del loro tempo. Case che si trovano in un vecchio borgo, quante storie hanno vissuto? Case che si sono tramandate di generazione in generazione sono come un libro aperto.
Case che aspettano una nuova vita: parafrasando Foscolo, "eterno è chi viene ricordato".